Aumenta la produttività della tua workforce in 7 passi

Abbiamo già più volte affermato come il mondo del lavoro vada sempre maggiormente incontro ad una situazione ibrida, in cui lavorare da casa o dall’ufficio farà sempre di meno la differenza. Situazione che ha posto un grande accento sul tema della produttività.

Vediamo come monitorare e aumentare la produttività della workforce quando il lavoro si svolge in modalità mista.

Un team produttivo non è necessariamente un team che lavora molto.

Quando parliamo di produttività dobbiamo pensare a cose come l’efficacia e gli obiettivi raggiunti. Impiegare meno tempo per portare a termine un compito, infatti, non è necessariamente più produttivo. Dobbiamo pensare al nostro team di lavoro come a un insieme di persone che si sentiranno più felici di lavorare con noi se sposeranno i valori aziendali e si sentiranno coinvolti e partecipi della cultura aziendale.

Nel periodo post-pandemico che stiamo attraversando, inoltre, la tematica della produttività è salita prepotentemente alla ribalta emergendo come strettamente collegata anche alla retention e alla soddisfazione dei dipendenti.

Aumenta la produttività in pochi semplici passi .

Per creare nella tua azienda un ambiente che stimoli i collaboratori, che li faccia sentire appagati e faccia loro venire voglia di lavorare con te e per te, ecco dei semplici ma efficaci consigli.

1. Crea un ambiente che stimoli la crescita personale.

Con la pandemia abbiamo avuto la conferma che lavorare da remoto coi propri tempi e ritmi e con la possibilità di organizzarsi per riuscire a dedicarsi meglio anche a se stessi e alla famiglia, ha aumentato non solo i livelli di produttività e di soddisfazione. Riuscire a creare intorno ai propri team un ambiente di lavoro che lasci loro adeguati spazi di crescita e appagamento personale è sicuramente il primo tassello per aumentare la produttività di tutta l’azienda.

2. Cerca di mettere bene in evidenza i valori aziendali.

Avere ben chiari quali sono i valori dell’azienda per cui si lavora aiuta ad aderirvi e a portarli avanti come se fossero i propri. Cerca, quindi, di circondarti di collaboratori che li condividono realmente e non solo per convenienza. Se all’inizio potrà sembrarti di ridurre molto il tuo bacino in cui trovare collaboratori, poi ti renderai conto che questa selezione ti porterà a lavorare solo con persone che condividono qualcosa di importante con la tua azienda e avranno la tua stessa visione delle cose (e potrai risparmiare un sacco di inutili spiegazioni durante le riunioni!).

3. Dai pochi istruzioni ma chiare.

Se lavori con chi condivide la tua stessa mission e vision (gli obiettivi e i valori), non avrai bisogno di perderti in regolamenti dettagliati o spiegazioni particolareggiate. Con poche istruzioni, semplici e chiare, otterrai il risultato desiderato e tutta la tua workforce saprà sempre come agire perché non si troverà di fronte ad ambiguità.

4. Assegna compiti con tempistiche sostenibili.

Non è necessario avere molto tempo per svolgere un compito per farlo bene, così come farlo in fretta non garantisce di essere produttivi nel lungo periodo. Quando assegni un task al tuo team cerca di calcolare i tempi per la deadline in modo che non siano stressanti, ma, allo stesso tempo, non siano infiniti. Fai in modo che il tuo collaboratore riesca ad organizzarsi in modo da portare a termine il compito assegnatogli senza dover lavorare di notte o rinunciando a momenti per sé che servono a fargli ritrovare benessere e concentrazione per essere, appunto, più produttivo.

5. Sìì un leader gentile e attento.

Il leader gentile non è un debole. È una figura che ha conquistato i suoi collaboratori con l’aurotevolezza e non con l’autorità. Un leader che dà l’esempio, che sa ascoltare e che, soprattutto, considera i suoi collaboratori nella loro interezza di persone e non solo come dipendenti. Ciò lo porta a cogliere i malumori e a sanarli prima ancora che guastino l’ambiente lavorativo, risolvendo col dialogo e non con l’imposizione.

6. Celebra i successi ottenuti da ciascuno.

Essere un leader attento significa anche dare valore ai traguardi raggiunti e ai successi ottenuti, dall’azienda, ma soprattutto dal singolo. Ognuno avrà i propri obiettivi da raggiungere e farlo dovrà essere un momento di gratificazione, non solo in ottica aziendale, ma anche in ottica personale. Questo darà un ottimo rinforzo all’autostima e alla sicurezza, elementi determinanti per essere produttivi.

7. Crea dinamiche interne virtuose.

Avere una workforce produttiva, dunque, significa creare un ambiente di lavoro sereno, appagante e che porti anche miglioramento personale (e non solo dal punto di vista economico). Stimola la formazione del tuo team organizzando corsi in azienda o promuovendo e sostenendo l’arricchimento personale.

Se i tuoi dipendenti si sentiranno seguiti, importanti per te, non vorranno più andarsene dalla tua azienda (retention) e faranno sempre del loro meglio. Ovviamente la promozione sarà un ulteriore veicolo di soddisfazione.

I nostri consultant sono a tua disposizione per aiutare la tua azienda a mettere in pratica questi consigli, già dalla selezione di nuove risorse: contattaci!