S&YOU LAZIO HA UN NUOVO TEAM LEADER: GIOCO DI SQUADRA, SPORT E FAMIGLIA SONO LA PALESTRA DEL SUCCESSO PROFESSIONALE

Con entusiasmo, professionalità e un pizzico di leggerezza il lavoro trova il suo equilibrio armonico con la vita privata e le dinamiche famigliari. Riccardo Cerroni, il nuovo Team leader S&you per il Lazio, ha le idee chiare, un ambiente di lavoro sereno aumenta la produttività e cementa lo spirito di gruppo. Le complicazioni non mancano, specialmente se si vogliono raggiungere e mantenere nel tempo risultati e performance di eccellenza. Pur essendo un manager ancora molto giovane, Riccardo ha maturato una certa esperienza per gestire le energie e ottimizzare al meglio il proprio tempo libero, dedicato alla famiglia. Durante la settimana fa sport per scaricare le tensioni, mentre nei giorni di pausa tutta la sua attenzione la dedica al suo bimbo.

La migliore strategia possibile per staccare la spina e tornare al lavoro con le batterie completamente cariche. Così Riccardo affronta le sfide quotidiane nel settore HR, dall’head hunting alle attività di consulting. Gli obiettivi sono tanti, come le responsabilità e le aspettative, ma grazie al lavoro di squadra e ad un inguaribile ottimismo, ogni sfida risulta possibile. Il suo asso nella manica? Un gruppo di lavoro tutto al femminile, che assicura al team Lazio di S&you una marcia in più.

L’intervista

Come per il resto dei referenti territoriali, il team leader è un ruolo molto dinamico, che abbraccia tutte le attività inerenti al settore HR: dalla selezione del personale al rapporto con i clienti, dalle relazioni con gli stakeholder interni alla gestione della propria squadra, con l’obiettivo di raggiungere i risultati prefissati.

Di cosa ti occupi in S&you nello specifico?

Lavoro in S&you da un anno esatto, durante il quale ho maturato competenze specifiche rispetto alla selezione di talenti middle e top management, sviluppando la capacità di relazione con gli stakeholder interni al fine di rendere più efficace e performante la nostra divisione,

Nel mio territorio di riferimento ho avuto modo di approcciarmi a diverse realtà, all’insegna dell'innovazione e dell’eccellenza, tanto da specializzarmi in particolare nel settore Engineering.

In che cosa S&you è diversa? Che cosa ti piace del tuo lavoro?

Quello che amo di più del mio lavoro in S&you è la possibilità di concentrarmi su ciò che mi appassiona: la selezione del personale. Qui ho l'opportunità di gestire processi di alta qualità, lavorando con profili manageriali e instaurando relazioni di alto livello. Questo mi consente di garantire un processo di selezione non solo qualitativo, ma anche efficace, che porta a risultati concreti e stimolanti.

Inoltre, S&you mi offre la possibilità di formare nuove risorse per il ruolo di recruiter e/o di consultant. Posso trasmettere la mia esperienza e conoscenza, illustrando come impostare l'intero processo di selezione: dalla cura dei dettagli in una call, alla formulazione delle domande giuste durante un colloquio, fino alla redazione di dossier per i clienti che evidenzino i punti di forza dei candidati.

Infine, lavorare in S&you mi permette di interagire con le figure strategiche a capo delle divisioni e dei distretti interni di Synergie. Collaborare con loro favorisce quella sintonia fondamentale per raggiungere obiettivi importanti per tutto il Gruppo. Questo ambiente di lavoro, stimolante e collaborativo, è ciò che rende S&you unica e gratificante.

Case history, qual è stato il traguardo finora che più ti ha gratificato?

Un incarico che ritengo tra i più significativi in S&you riguarda la gestione di un complesso processo di pre-pensionamento per un'istituzione italiana legata al Ministero della Cultura. Nell’occasione abbiamo inserito cinque risorse manageriali in ruoli strategici, in competizione con altre due società di Head Hunting. La sfida era duplice: individuare manager disposti ad accettare il compito di innovare un'organizzazione dalle dinamiche molto tradizionali, politicamente complesse, e introdurre figure capaci di apportare innovazione digitale e strategica. Il successo del progetto è stato confermato dall'entusiasmo sia dei manager inseriti sia del Consiglio di amministrazione e dei dipendenti dell'azienda cliente. Questo risultato ha consolidato il nostro ruolo come consulenti di riferimento per il cliente.

Un caso più recente riguarda l'inserimento di un HR Manager in un'azienda leader nel settore sanitario. Dopo aver trovato la risorsa ideale, questa ha rifiutato l'offerta il giorno prima di iniziare. Tuttavia, siamo stati in grado di trovare una risorsa altrettanto qualificata entro 24 ore, evitando così disagi per l'azienda cliente. La rapidità e l'efficacia del nostro intervento hanno stupito positivamente il cliente, confermando la qualità del nostro servizio anche in situazioni di emergenza.

Infine, la principale sfida è stata quella di garantire, in una piazza competitiva e frenetica come Roma, una costanza positiva ai nostri numeri e ai risultati interni, mese dopo mese.

Com'è cambiato il mercato del lavoro? Come vivi questo momento a livello professionale, tra nuove opportunità, criticità e soluzioni?

Nel contesto contemporaneo, il mondo del recruiting e degli Head Hunter si trova a fronteggiare una serie di sfide senza precedenti, principalmente guidate dalla corsa alla digitalizzazione e dalla crescente necessità di nuove competenze. Questi due fattori stanno trasformando radicalmente il modo in cui le aziende cercano, selezionano e integrano nuovi talenti. È molto importante per noi essere sempre presenti sui social media e instaurare un network di relazioni digitali.

C’è da sottolineare che questo cambiamento, a noi Head Hunter, ha creato importanti opportunità, in quanto possiamo entrare in contatto in maniera più diretta con i potenziali candidati che, nel nostro segmento, diventano a volte anche clienti. L’arrivo del digitale, inoltre, ci ha dato anche l’opportunità di accorciare i tempi di selezione, in quanto siamo preparati per strutturare colloqui di selezione sulle piattaforme digitali. Un fattore importante, in quanto i nostri candidati sono manager di azienda. Di conseguenza, schedulare un colloquio online con loro permette di accorciare i tempi di selezione, proprio perché i nuovi strumenti digitali ci consentono di organizzare incontri anche negli orari di pausa pranzo, ottimizzando i loro tempi e i tempi dell’intero iter selettivo.

A livello professionale, invece, vivo questo momento sempre con l’atteggiamento ottimista che mi contraddistingue. Seppure nel pieno di un cambiamento di ruolo, all’inizio i cambiamenti non li amo molto, perché sono una persona abitudinaria, ma devo dire che questa volta lo sto vivendo con molto entusiasmo, passione e voglia di migliorare sempre di più. Il mio lavoro mi piace molto e certamente avere questa energia verso ciò che faccio mi aiuta a vivere anche i momenti di difficoltà e a trovare la soluzione giusta per uscirne sempre più forte di prima.

Work life balance, come si conciliano vita privata e ambizione professionale?

Nella mia vita privata, sono una persona come tutte le altre. Ho una moglie che mi aiuta molto, da un anno e mezzo abbiamo un figlio a cui dedico gran parte del mio tempo libero e che mi prende molte energie, ma sono felice di questo. Per conciliare vita privata e professionale, a mio avviso, è fondamentale organizzare il lavoro in maniera puntuale e fare in modo che tutte le attività siano completate entro le ore lavorative. Sfrutto tutte le pause lavorative che ho, come la pausa pranzo, per staccare la mente e recuperare le energie. Ovviamente, ci sono giorni in cui emergono imprevisti e devo lavorare di più, ma in generale riesco a mantenere un buon equilibrio.

Durante i giorni di pausa mi riposo e nel weekend mi dedico completamente alla mia famiglia, soprattutto alla “piccola peste”. Questi momenti di stacco sono essenziali per ricaricare le batterie e mantenere la mente fresca. Durante la settimana mi aiuta molto fare sport, che mi permette di scaricare la tensione accumulata e recuperare energie preziose. Infine, credo fermamente nell'importanza di un ambiente di lavoro sereno. Mantenere un'atmosfera “leggera”, con momenti di team building quotidiani, aiuta ad essere più produttivi, perché recarsi al lavoro con entusiasmo consente di affrontare ogni situazione con maggiore consapevolezza e lucidità. Queste caratteristiche sono centrali nel nostro lavoro e mi permettono di bilanciare al meglio la mia vita privata e professionale.

Che effetto fa essere la “quota azzurra” in un team di sole donne?

È vero! Il mio team è di sole donne. Abbiamo Valentina Ignacchiti che è la memoria storica di S&you Lazio e che non ha bisogno di presentazioni. Chiara Salvatori, entrata in staff a giugno, sta dimostrando grandissimo potenziale. Nel team c’è anche Gaia Panebianco, che al momento si sta dedicando alla famiglia, visto che le è nato un bimbo all’inizio di quest’anno. A proposito di famiglia, Carmela Iovine si è sposata pochi giorni fa e sta gestendo per un cliente la fase di RPO.

Loro sono la vera forza di S&you Lazio. Quello che posso dire alle colleghe, come pure ai colleghi che desiderano fare carriera è di essere se stessi, di mantenere vivi i propri sogni, di inseguire le proprie aspirazioni senza paura. Perché il lavoro non è un ostacolo, ma uno strumento per realizzarsi.