S&you e Synergie HRed: l’impresa del benessere
Lo scorso 17 ottobre, presso il Cubo di Parma, si è tenuta la seconda edizione della tavola rotonda “L’Impresa del benessere”, organizzata da S&you e da HRed, la divisione di Synergie Italia per la consulenza organizzativa.
Benessere, centralità della persona, condivisione e ascolto: queste le tematiche principali affrontate dagli specialisti del settore HR del territorio regionale sulle rispettive strategie di sviluppo organizzativo a favore del benessere nei contesti di lavoro e non solo.
Buone pratiche per rendere attrattiva un’azienda.
L’idea di questa seconda edizione del convegno è nata dal lavoro congiunto di S&you e Synergie HRed che, alla luce della loro importante presenza sul territorio, hanno colto la necessità di mettere a fattor comune e condividere le buone pratiche che possano rendere migliore e più attrattiva un’azienda.
Fondamentale per la buona riuscita dell’evento è stata la partecipazione di relatori che, pur ricoprendo ruoli differenti e provenendo da contesti aziendali molto diversi, hanno come leitmotiv il benessere di tutti gli stakeholders con cui entrano in contatto.
Condivisione dei valori e passione per estendere il benessere al territorio.
Ne hanno parlato, raccontando le loro esperienze d’azienda, Giulio Schiaretti AD di Salvatore Robuschi, e Alberto Figna AD della Agugiaro & Figna Molini.
Schiaretti ha messo in evidenza l’importanza della condivisione dei valori in un’azienda familiare in un momento in cui subentrerà la terza generazione. Focus sono le persone, accompagnate in questo percorso sia attraverso momenti ludici, come una biciclettata, che corali come il concerto di Natale. In quest’ultima occasione, all’interno di un’officina produttiva, è stato coinvolto un mastro liutaio, che ha paragonato le persone ai singoli componenti di un violino: “tutti sono parte di un qualcosa di più grande e armonico affinché un’azienda funzioni come un’orchestra”.
Figna, invece, ha raccontato come da sempre la presenza di mulini abbia garantito una forma di benessere agli abitanti, sia dal punto di vista lavorativo che da quello umano. Intorno a queste strutture che denotano una grande passione per l’agricoltura e l’alimentazione sana, ci sono da sempre infatti terre coltivate e distese di grano, che con la modernizzazione dei processi e l'evoluzione del lavoro sono andate perse. Perciò l’azienda ha deciso di piantare intorno al un vero e proprio bosco, dando vita al Bosco del Molino, che ha come obiettivo quello di assorbire tutte le emissioni di CO2 prodotte. La visione di benessere abbraccia qui il territorio, offrendo una risorsa di cui tutti potranno beneficiare.
Sostenibilità energetica, ambientale e umana anche in un contesto metalmeccanico.
Paolo Conti HR manager di Dana Motion System, ha fatto un breve excursus sulle tante attività volte all’efficientamento energetico per poi focalizzarsi sull’apiario urbano: un progetto di alveare in città per sostenere la natura. Ma non è tutto: Dana Motion System ha dato il via anche a “Ottobre Rosa”, progetto rivolto al personale femminile per la prevenzione dei tumori al seno. Gesto di forte impatto in un contesto produttivo metalmeccanico che ha messo al centro le donne, spesso funambole tra la gestione della famiglia e del lavoro. L’azienda ha messo quindi a disposizione direttamente sul posto di lavoro medici specialisti, ma non solo: dal prossimo anno; si occuperà anche delle patologie tipiche del personale maschile.
Sport per il benessere fisico, raccolta differenziata per il benessere dell’ambiente.
Abbiamo poi conosciuto l’evento “Olimpiadi Verdiane” di cui ci ha parlato Alessandro Bottarelli, HR Manager di Italarchivi. Organizzate a Busseto, patria di Giuseppe Verdi, hanno visto presenti 5 squadre di Italarchivi con personale proveniente dai diversi plant in Italia. “Lo sport diventa quindi metafora di vita, valori e obiettivi comuni e condivisi, “, ha spiegato Bottarelli. Non ci sono leader o campioni, ci sono persone che “giocano” insieme per un risultato di gruppo. Ci si cimenta in attività note e anche sconosciute, esattamente come succede nel quotidiano lavorativo, con l’obiettivo di essere parte interscambiabile di un meccanismo.
Stefania Bollati, Head of Wellbeing di Davines, infine, ha chiuso in “bellezza” raccontando tanti progetti tra cui la raccolta di flaconi di plastica sulle coste oceaniche per avere un impatto totalmente plastic free sull’ambiente. Ma non solo, ci ha parlato del “Benessere dal 4X4”,ovvero l’impegno che l’azienda chiede ai propri dipendenti in progetti di volontariato sul territorio donando 4 ore di permessi retribuiti a patto che i dipendenti ne facciano altrettante nel loro tempo libero.
Lancia poi una sfida: introdurre in azienda il modello del Butan di Felicità interna lorda - invece del Prodotto interno lordo - in cui i pilastri del benessere sono basati sulla qualità della vita delle persone, perché grazie a un lavoro gratificante e gratificato si ottiene una vita migliore per sé e per gli altri.
Dopo un aperitivo coi relatori per chiudere l’evento, ci siamo concesse un momento solo per noi di confronto tra colleghe. Siamo soddisfatte e orgogliose di quanto fatto, certe di aver trasmesso la nostra passione e con la speranza di aver lasciato un piccolo seme nei nostri ospiti per contribuire insieme a un mondo migliore, lavorativo e non solo.
a cura di Giovanna Salvemini, Senior Consultant S&you