Strategie di digital recruiting: 9 consigli pratici
I social media non servono solo a vendere prodotti o ad migliorare l’immagine del proprio brand, ma possono essere molto utili anche a fare recruiting, digital recruiting, appunto.
Negli Stati Uniti, infatti, più del 92% dei recruiters usa i social media per intercettare i candidati, e non solo condividendo annunci. La popolazione attiva, infatti, si sta sempre più spostando verso le generazioni dei Millennials e della GenZ, tutte persone che hanno una grande dimestichezza con l’online. Per loro un contatto dai social è altrettanto valido, se non di più, di un contatto di persona o di una mail.
Cosa significa fare digital recruiting?
Fare social media recruiting significa sia pubblicare annunci di posizioni aperte che contattare i candidati adatti alle varie posizioni direttamente tramite i loro profili social. L’abilità sta dunque nel rendere interessanti gli annunci, ma anche di sapere coinvolgere figure idonee da proporre come candidati in target.
In pratica si tratta di identificare, attrarre, coinvolgere e quindi assumere sia i candidati attivi, quelli che si rispondono a un annuncio, sia quelli passivi, che non rispondono agli annunci, ma hanno le potenzialità per essere adatti alla posizione ricercata.
Poter visionare i loro profili social, inoltre, ti consentirà di farti già un’idea della persona che si è candidata o alla quale vuoi proporre il lavoro.
L’efficacia dei social media.
Poter contattare direttamente i possibili candidati attraverso i loro profili social, e non via email come nell’online recruiting, ad esempio, rende tutto più spontaneo. Ti consente, inoltre, di andare ad interagire coinvolgendo la persona scelta anche con contenuti interessanti che vanno anche oltre la sfera lavorativa e arrivano ai suoi interessi personali.
Vediamo, quindi, 9 consigli utili per organizzare una buona strategia digitale e sfruttare al meglio i canali social per fare recruiting.
1. Cura la reputazione e l’immagine della tua azienda/agenzia online.
Se stai cercando candidati col social media recruiting, dovrai prima di tutto creare una reputazione aziendale tale che la gente si fidi di te. Che abbia talmente stima della tua azienda da accettare con sicurezza ogni messaggio o proposta che gli invii.
Cerca di diventare autorevole nel campo in cui operi.
Le generazioni di Millennial chiedono di essere coinvolte anche emotivamente, quindi cerca di dare loro qualcosa di cui appassionarsi, dimostra loro, con le tue storie e i tuoi contenuti, che l’azienda per cui li stai reclutando è davvero un bel posto dove lavorare. E sii sempre coerente.
2. Aumenta l’audience che puoi raggiungere coinvolgendo i tuoi dipendenti nella condivisione dei tuoi contenuti.
Per essere efficace sui social, l’importante è che il tuo messaggio arrivi il più lontano possibile. Potresti aver fatto un contenuto accattivante, che va a toccare tutti gli interessi del tuo candidato ideale, che sia coinvolgente ed emozionante, ma se non lo vede nessuno servirà a ben poco.
Per fare questo coinvolgi i tuoi dipendenti e collaboratori nel condividere i tuoi annunci e tutti i contenuti che servono ad attirare quelle persone che corrispondono all’identikit della figura professionale che stai cercando. Più persone vedranno i tuoi post, più la probabilità di trovare quella giusta aumenta.
3. Quando crei dei contenuti per i tuoi profili social, assicurati che rispondano alle esigenze del target che stai cercando.
Che siano contenuti originali o condivisi da altri, dovranno essere pertinenti con gli interessi e le esigenze dei professionisti che stai cercando. Non importa che siano video, foto, post di blog, infografiche… Se vuoi che la gente condivida in modo virale i tuoi contenuti e parli di te, dagli qualcosa in cui si riconosca. Qualcosa per cui si crei quel legame che li renderà sempre più propensi ad accettare le tue offerte.
4. Se fai advertising a pagamento, verifica sempre qual è la tua target audience di riferimento per ogni annuncio.
Se hai deciso di investire in adv online, invece, prima di impostare la sponsorizzata, verifica bene che il destinatario della tua offerta di lavoro sia tra l’audience raggiunta dai tuoi social. Se pubblicizzi il tuo annuncio al target sbagliato non riuscirai a trovare la persona che fa per te, ma anche la tua reputazione online potrebbe risentirne.
5. Il digital recruiting funziona meglio se hai una community che ti segue e condivide la tua vision.
Se ti capita di individuare una persona con delle buone competenze e in gamba, ma non è proprio in linea con quello che stai cercando in quel momento, l’ideale è non perderla. Nel social recruiting non basta prendere nota del nome, perché è un percorso di reciprocità. Mantieni vivo il coinvolgimento anche dei candidati che potranno essere in linea con futuri annunci facendoli sentire parte di una community, che ha gli stessi interessi, che si scambia informazioni di valore, collabora e potrebbe cambiare lavoro grazie a te.
Per fare questo, però, dovrai essere proattivo, stimolare le persone e non aspettare che vengano da te. Valle a cercare e, quando le hai trovate, mantieni sempre vivo il rapporto, digitale, con loro.
6. I Gruppi Linkedin per il social media recruiting.
Lo sappiamo che Linkedin è il social numero uno per il digital recruiting. Avere un buon profilo, personale e aziendale, è sicuramente fondamentale, ma è molto utile anche partecipare a quei gruppi in linea coi tuoi target di recruitment che ti possono far scoprire persone interessanti. Su Linkedin ce ne sono parecchi, e ben frequentati, che possono sicuramente metterti in contatto con persone valide che potrebbero diventare candidati.
Attraverso i gruppi di Linkedin, inoltre, potrai creare una rete di persone all’interno della quale potrai individuare le persona più influenti e talentuose, con cui è sempre utile instaurare un dialogo, anche se solo digitale.
7. Il digital recruiting non si fa solo su Linkedin.
Se è vero che Linkedin è il social media che la gente frequenta con lo scopo dichiarato di intrattenere relazioni professionali, anche gli altri network possono altrettanto bene metterti in contatto col candidato che stavi cercando. L’importante è essere consapevoli che quello che funziona su un social non è detto che funzioni anche per un altro. Quindi fai sempre bene attenzione al linguaggio, al tipo di target che frequenta i tuoi profili sui vari social, ma soprattutto produci contenuti adatti. E se stai cercando una figura particolare o particolarmente unica e originale, non disdegnare di andare anche su piattaforme meno formali, come TikTok o Instagram.
8. Sei presente su tutti i canali digitali, ma come fai a cominciare una conversazione?
Abbiamo detto che i social network non sono una mera vetrina. Oltre a produrre contenuti accattivanti, dunque, dovrai, per arrivare al recruitment vero e proprio, cominciare a interagire con chi ti segue. Per attivare quello che si chiama “engagement”, un video potrebbe essere la chiave giusta. Statistiche dicono che un contenuto video è più facilmente metabolizzabile e fruibile dal nostro cervello che dai contenuti video apprende molte più informazioni e molto più velocemente. Questo è sicuramente un fattore che aiuta l’interazione con il tuo pubblico, anche quello più passivo.
Se poi il video è in diretta e prevede anche una sezione di Q&A, allora l’interazione è quasi inevitabile.
9. Gli hashtag: anche con questi intercetti il tuo target.
L’hashtag non è un vezzo, anche se è facile lasciarsi prendere la mano e mettere # davanti a tutte le parole che ci sembrano interessanti.
Se i tuoi post hanno lo scopo di intercettare figure professionali idonee per una certa posizione, cerca di usare solo gli hashtag che queste persone seguono. Se ti rendi conto che un hashtag non è significativo nella community in cui stai facendo recruiting, abbandonalo: servirebbe solo a confondere le idee e a non far più capire a che audience ci stiamo rivolgendo.
Il mondo dei social network è diventato una nuova piazza digitale, dove fare recruiting con nuove regole e nuove modalità. Imparale insieme a noi e seguici sui nostri social, Linkedin, Facebook e Twitter.