Passaggio generazionale in azienda: che fare?

Quando una generazione di amministratori “va in pensione” e a prendere le redini dell’azienda sono le nuove leve, ecco che potrebbero sorgere dei problemi. Il passaggio generazionale è un momento critico per l’impresa; vediamo insieme come affrontare questo momento senza troppe complicazioni.

Attenzione alle criticità del passaggio generazionale.

L’elemento di maggiore criticità nei passaggi generazionali è sicuramente la difficoltà dei fondatori a lasciare completamente l’azienda. Avere il nonno ottantenne ancora presente e attivo, crea di sicuro nei giovani nipoti una sensazione di inadeguatezza e di disagio. Generalmente, però, questa situazione si verifica perché il passaggio delle consegne non è stato programmato, ma a volte sono anche gli eredi stessi a non volersi imporre, lasciando campo libero al “grande vecchio”.

Un altro fattore di criticità è dovuto al fatto che, inevitabilmente, con il passare delle generazioni la famiglia si allarga. Potrebbe, quindi, essere difficile individuare gli eredi migliori per ciascun ruolo e suddividere le responsabilità. Ma potrebbe anche capitare che non ci sia nessuno interessato a subentrare nell’impresa.

Infine, più un’azienda è giovane, meno esperienza avrà anche in tema di passaggio generazionale. Se è la prima volta che ci si trova ad affrontare un passaggio del genere, potrebbe essere difficile affrontarlo in modo sereno e senza problemi. Non per niente solo il 7% delle aziende arriva alla 5a generazione.

Come affrontare, in pratica, il passaggio generazionale.

Come abbiamo detto, se non è la prima volta, in azienda si sa già come comportarsi e cosa può succedere, ma vediamo quali sono le fasi fondamentali per non rischiare di far diventare il passaggio generazionale un fallimento… in tutti i sensi.

Il cambiamento, si sa, significa vitalità ed evoluzione, quindi andrebbe sempre accolto in modo positivo. Le generazioni più anziane dovrebbero prenderne atto e considerarlo un’opportunità per far continuare a vivere la loro azienda, anche se, magari, in un modo differente da come la conducevano loro.

Per dare più tranquillità a tutti, l’ideale sarebbe che le nuove leve iniziassero a lavorare in azienda già prima di prenderne il controllo. Darebbe loro più sicurezza, una maggiore conoscenza dei processi (e quindi anche di come migliorarli in modo ottimale) e anche più autorevolezza nei confronti dei dipendenti.

Questo evita anche di dover gestire il passaggio all’improvviso. Capire il prima possibile chi tra gli eredi è interessato a proseguire le orme dei suoi predecessori, in che ruolo e cominciare a farlo crescere in azienda, migliorando le sue competenze è fondamentale per una buona riuscita del passaggio generazionale.

Non solo le aziende familiari devono affrontare i passaggi generazionali.

Anche le aziende gestite da un pool di manager, senza legami familiari. Qui naturalmente il ricambio generazionale è più facile e anche più frequente. Non si tratta di questioni personali, ma di un semplice rapporto di lavoro. Tuttavia non sempre i manager storici sono ben disposti verso le nuove generazioni, che dovranno sempre dimostrare il loro valore e superare la diffidenza nel cambiamento.

Se la tua azienda sta affrontando un passaggio di consegne o sta cercando un manager capace e in linea con i tuoi valori a cui affidarla, contattaci.