Generazione Z: ambiziosi e grandi lavoratori
La Generazione Z, quella dei nati dopo il 1997, si sta affacciando al mondo del lavoro. Spesso, però, tendiamo a sottovalutare le potenzialità di questi ragazzi.
Vivono con lo smartphone in mano e intessono relazioni sociali su Instagram e Whatsapp, ma questo non significa che siano poco affidabili. Sono solo diversi (in alcuni casi anche migliori) dalle generazioni che li hanno preceduti. Vediamo perché.
Cosa si aspettano dall’azienda per cui lavorano
Per loro la tecnologia e la connessione sono molto importanti. Non riescono ad immaginare un mondo senza internet quindi i device digitali (smartphone, laptop e giga illimitati) sono un benefit irrinunciabile. Soprattutto perché non fanno mistero del fatto che per loro il lavoro è solo un mezzo per guadagnare dei soldi.
Dimenticate le sale giochi e le palestre in azienda che tanto piacevano ai Millennials: i ragazzi della GenZ preferiscono sempre lo svago virtuale, ma con gli amici.
Di sicuro la generazione dei venticinquenni è quella che meglio si adatta al lavoro ibrido o totalmente da remoto e ne sfrutta meglio le potenzialità.
La GenZ non è una generazione di fannulloni!
Siamo da sempre abituati a vedere chi trascorre troppo tempo sui device digitali come un fannullone. Bene, per questa nuova generazione che si sta affacciando ora al mondo del lavoro non è così.
In questi decenni stiamo assistendo ad un cambio di modello relazionale che con i vari lockdown ha accelerato la sua affermazione. Per i giovani nati dopo il 1997, in particolare, il mondo senza smartphone, social network e chat non esiste e quello che per le generazioni precedenti era considerato un mondo virtuale per evadere dalla realtà, per loro è proprio la realtà.
Stare connessi non significa perdere tempo e non lavorare, ma farlo in un modo differente.
La Generazione Z, infatti, si sta dimostrando molto responsabile sul lavoro, attenta e produttiva; disposta anche a fare qualche ora di straordinario senza lamentarsi.
Tuttavia, poiché non fanno mistero che per loro lo stipendio è importante, non si accontenteranno di paghe al minimo sindacale, ma cercheranno di migliorare sempre la loro posizione economica, cambiando spesso azienda o, anche, mettendosi in proprio.
Se sei un’azienda e stai pensando di assumere un venticinquenne, contattaci, sapremo aiutarti a capire al meglio la sua figura professionale e introdurla nel tuo organico.