Enzo Ferrari: un innovatore che è diventato un mito
Tutti abbiamo almeno una volta sentito nominare Enzo Ferrari, o almeno la sua scuderia di auto di Formula 1. Nel mondo dire Ferrari è sinonimo di velocità, eleganza e innovazione; unica scuderia ad aver disputato ininterrottamente tutti i campionati dal 1950 ad oggi.
Ma tutto questo nasce dalla strenua volontà di un uomo, un visionario, che ha da subito intuito come l’innovazione e il welfare anche dei dipendenti sarebbe stata l’arma vincente per diventare un’azienda efficiente.
Una piccola azienda dai grandi risultati.
Enzo Ferrari amava dire di essere un “agitatore di uomini”: sapeva motivare e, grazie al suo immenso carisma, sapeva far apparire grandi imprese quasi come la normalità. Era un uomo che sapeva far sognare, con stimoli continui e visioni grandiose. Ma sapeva anche realizzare i sogni, con una concretezza e una determinazione che non lo hanno mai abbandonato. La sua azienda era la sua creatura, se ne prendeva curaascoltando i dipendenti, pur essendo un leader duro ed esigente. Questi gli ingredienti che hanno fatto della Ferrari, non solo la scuderia ad aver vinto il maggior numero di titoli di Formula 1, ma anche un’azienda che produce auto esclusive e prestigiose note in tutto il mondo.
Guardare avanti è sempre stato il suo motto.
Ogni vettura, da corsa o per il pubblico, era sempre seguita direttamente da Ferrari sin dal progetto.Giorno dopo giorno, nella scelta delle forme, dei materiali, durante tutta la produzione, fino alla commercializzazione. Poi la lasciava andare e pensava subito a un nuovo progetto, a come migliorare le sue monoposto. Insomma, metteva una grande cura in ogni cosa che faceva, ma sapeva anche capire quando era il momento di andare oltre, guardare avanti. Era un uomo proteso verso il futuro e la modernità, nonostante la sua azienda fiorì in un’epoca dove non c’erano né computer né realtà virtuale o simulazioni.
Ha anticipato mode e tendenze: dopo la guerra, quando tutti pensavano a produrre moto e biciclette, e la gente comune si muoveva ancora sulle carrozze, lui realizzò una vettura d’avanguardia, super sofisticata, e divenne l’incarnazione del miracolo italiano.
Un innovatore con una particolare attenzione all’artigianalità.
A Maranello, sede storica della sua azienda, i robot arrivarono prima che in altre aziende italiane in modo da alleggerire il lavoro dei dipendenti così che si potessero dedicare a quello che sapevano fare meglio: quell’approccio artigianale, di attenzione ai dettagli per cui “le rosse” erano famose. Enzo Ferrari stesso preferiva farsi chiamare costruttore piuttosto che industriale.
Con Ferrari è nato un nuovo modello di imprenditore, un nuovo modo di concepire l’impresa, di gestirla e curarne l’immagine, rimanendo sempre estraneo ai giochi di palazzo, ma con lo sguardo puntato al futuro.
Immagine tratta da mgmtmagazine.com