Benessere sul lavoro: consigli utili contro lo stress
La vostra azienda considera la salute e il benessere sul lavoro un fattore fondamentale per la crescita e la competitività?
La Strategia Europea 2020, il piano decennale stilato dall’Unione Europea nel 2010, ciò ben prima degli eventi pandemici, ritiene la salute e il benessere sul posto di lavoro punti cardine per lo sviluppo sostenibile del continente. Mai come in una situazione di emergenza sanitaria si sente ancora più pressante la necessità di prendersi cura dei propri dipendenti soprattutto dal punto di vista della loro salute fisica e del loro benessere globale.
Eccovi qualche spunto su cui soffermarvi a riflettere per migliorare la vostra situazione aziendale.
Il rischio maggiore per il benessere sul lavoro è lo stress.
L’impegno lavorativo è da sempre fonte di stress, lo sappiamo. Il periodo di emergenza che stiamo attraversando, poi, aggiunge ulteriori fattori di rischio in questo senso. Lo sconvolgimento dei processi e delle routine aziendali, oltre che le minacce dirette per la propria salute, mettono a rischio di burnout dipendenti e manager.
Per questo è importante attivare sempre un buon flusso comunicativo tra i vari reparti e uffici, tenendo sempre tutti aggiornati sulla situazione contingente e sulle strategie che si intendono mettere in atto. Soprattutto in caso di remote working, in cui il dipendente si sente più facilmente isolato dal contesto aziendale.
Coesione e sicurezza alla base del team.
La comunicazione sempre fluida all’interno dell’azienda e la chiarezza dei ruoli aiutano a far sentire tutti i lavoratori a proprio agio, favorendone il benessere. Sapere sempre a chi rivolgersi, in caso di problematiche, per ottenere risposte chiare e risolutive, rende il dipendente più determinato, quindi anche più produttivo.
La sicurezza può anche derivare dalla buona organizzazione degli spazi di lavoro, qualora si rimanesse a lavorare in azienda. Ma anche una consulenza su come organizzare gli spazi casalinghi aiuta nei casi in cui il dipendente lavori da casa. Parola d’ordine, quindi: facilitare l'adattamento alla nuova situazione.
Condivisione dei risultati e dei successi ottenuti aiutano a generare benessere sul lavoro.
Il rischio dell’isolamento, sia per chi rimane a lavorare da casa, che per chi è in azienda, ma deve limitare i contatti coi colleghi, può innescare il meccanismo distruttivo per cui non ci si sente più parte di un team che lavora insieme per perseguire un obiettivo comune. Questa evenienza va scongiurata cercando di incentivare le comunicazioni tra tutto lo staff, anche per condividere i risultati ottenuti e per supportare chi sta affrontando nuove sfide a cui non era preparato. Non dimenticate che, anche se da remoto, il vostro team è sempre al vostro fianco: tenetelo sempre in considerazione e non emarginate nessuno dalla filiera decisionale, anche se potrebbe risultare più complesso.
Non cadete (e non lasciate cadere) nella trappola della disinformazione.
Le regole e le buone pratiche per evitare i contagi ormai dovrebbero essere note a tutti. Ma non trascurate nemmeno questo aspetto all’interno della vostra azienda. Fate sapere a ciascuno come indossare la mascherina, come lavarsi le mani, cosa fare in caso di contatti a rischio. Fornite ai vostri dipendenti tutti quei mezzi e canali ufficiali per essere sempre informati e avere ben chiara l’evoluzione della situazione. L’importante è non lasciare spazio alle false credenze che generano insicurezza e comportamenti sbagliati, creando un circolo vizioso e dando il via allo stress.
E ricordate che tutti i processi aziendali possono procedere in modo efficiente anche con le limitazioni che ci impone la pandemia. Non rinunciate a trovare il collaboratore ideale per voi, contattateci. Siamo sempre a vostra disposizione per una consulenza.