Benessere e successo sul lavoro? Sii ottimista!
Quante volte ti è capitato di non ottenere i risultati sperati nonostante le tue competenze e la tua esperienza fossero più che in linea col progetto da portare avanti?
Questo perché le capacità specificamente tecniche ormai hanno bisogno di essere integrate con delle soft skill. Una delle più importanti è proprio l’ottimismo!
Vediamo come l’ottimismo aiuta a creare un ambiente favorevole e positivo per lavorare bene e in modo efficiente.
Ottimismo, non superficialità!
Essere ottimisti, nella vita, ma ancora di più sul lavoro, non significa vedere tutto con delle lenti rosa e far finta che le difficoltà e i problemi non esistano.
L’ottimismo che stimola il benessere e porta al successo è, al contrario, la capacità di vedere gli ostacoli e di riuscire a superarli senza farsene sopraffare. L’ottimista in questo senso riuscirà a reagire alle situazioni avverse senza attribuirsene la colpa, ma sfruttandole per ampliare la sua prospettiva.
Il suo senso della realtà è molto concreto e lo aiuta a riuscire a vedere sempre gli aspetti positivi che si nascondono dietro ad ogni evento, anche se non sono quelli che ci si aspettava, e trovare comunque una strada per raggiungere l’obiettivo.
Essere ottimista significa vivere con consapevolezza.
Avere uno sguardo ottimistico sulla realtà significa essere consapevole dei propri mezzi, ma anche della situazione che ci circonda.
In azienda l’ottimista saprà prendere atto degli strumenti e delle capacità che ha a disposizione per raggiungere un certo obiettivo e sfruttarli nel modo migliore per ottenere il risultato che desidera.
Questo atteggiamento, oltre ad essere molto efficiente, evita anche molte frustrazioni, perché fa superare le difficoltà oggettive, non colpevolizza, non fa sognare né rammaricare, ma, soprattutto, fa agire!
È la qualità ideale per trovare in ogni cosa un’opportunità di miglioramento e di apprendimento e puntare a scovare sempre una soluzione, anche dove gli altri non la vedono.
Con l’ottimismo si migliora la propria posizione lavorativa e la propria vita.
In generale essere ottimista porta ad affrontare la vita in modo molto efficiente e determinato. Ciò porta inevitabilmente ad avere successo anche nel lavoro.
Chi affronta le sfide lavorative con ottimismo, infatti, lo fa con una migliore disposizione, con sicurezza, riesce a contagiare positivamente anche il suo team col quale instaura relazioni più serene e meno competitive, più adatte alla collaborazione.
Lavorare in un ambiente positivo e sereno aiuta la produttività, perché ogni sforzo per raggiungere il prossimo obiettivo non è percepito come un’imposizione, ma come qualcosa di piacevole e sfidante, qualcosa che valorizza. Inoltre diminuisce la sensazione del tempo che passa e, di conseguenza, la noia.
Ma al di là delle prestazioni professionali, anche il fisico ne risente in modo benefico: essere ottimisti, e quindi lavorare in un ambiente piacevole e collaborativo, fa aumentare, oltre alla creatività, anche l’efficienza del sistema immunitario e riduce la produzione di cortisolo, l’”ormone dello stress”.
In definitiva, ottimismo fa rima con consapevolezza dei propri mezzi, che è una qualità imprescindibile per lavorare al meglio, e soprattutto è contagioso! In definitiva è una delle qualità principali per diventare un buon leader.